SCRITTO E DIRETTO DA: Beatrice Cotifava - CON: Beatrice Cotifava, Giordano Ermondi, Ilaria Lovo, Alba Ospina
DI COSA PARLA QUESTO SPETTACOLO? Immaginate una città fatta completamente di carta, abitata solo da due persone. Cosa potranno mai fare in una città di carta? È molto semplice: custodiscono i sogni ancora da realizzare dei bambini! Beh semplice non proprio... si sa che dove ci sono i sogni, vi sono gli incubi a farla da antagonisti. Ora immaginate una ragazzina, un'esploratrice che un giorno si perde e per puro caso incontra la viaggiatrice, l'abitante della città, la quale decide di ospitarla e di confidarle tutti i segreti sui sogni e sul contenuto della sua misteriosa valigia, da cui non si allontana mai. Riuscite a immaginare cosa potrebbe succedere? Quei maledetti incubi riescono di nascosto ad entrare nella città e Balba, la tirapiedi dell'incubo “più cattivo che ci sia”, entra a contatto con la viaggiatrice fingendosi un abitante della città. Ma Balba, per così dire, non è molto furba e a dir la verità inizia ad affezionarsi alle due ragazze, con le quali trova molta più affinità. E' a questo punto che l'incubo decide di prendere la situazione in mano e quando lo fa... non so come dirvelo.... ebbene, riesce a distruggere tutti i sogni racchiusi nella valigia. Fine.
Fine?! Assolutamente no! Continuate a immaginare! Continuate soprattutto a sognare, perché è proprio questa la svolta della nostra storia: ai grandi e ai piccini presenti in sala verrà dato un foglio al loro arrivo a teatro... non ve l'avevo detto? Ops! Su questo foglio troveranno una semplice domanda a cui rispondere: “qual è il tuo sogno?”. Le nostre protagoniste hanno bisogno di sogni per riempire di nuovo la valigia? Eccole servite. Grazie al contributo del loro gentile pubblico tutto può tornare alla normalità. E ora posso dire... Fine.
OK, MI E' PIU' CHIARO... MA SUL PALCO COSA DEVO ASPETTARMI? Aspettati proiezioni, effetti scenici, musiche registrate e suonate dal vivo e ovviamente una marea di carta, tutta da riciclo. Aspettati anche un sacco di umorismo e comicità, propri di questo testo piacevole che speriamo ti lasci un piccolo sorriso e ti faccia uscire da teatro un po' più spensierato e leggero di quando sei entrato.
Un allestimento dello spettacolo in uno spazio non convenzionale.